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DOTT. EVA PLICCHI - PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
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DISTURBO CICLOTIMICO

   La caratteristica essenziale del disturbo ciclotimico è un'alterazione dell'umore cronica, fluttuante, che implica numerosi periodi con sintomi tipo ipomaniacali e periodi con sintomi depressivi che sono distinti l'uno dall'altro. I sintomi tipo ipomaniacale sono insufficienti per numero, gravità, pervasività o durata per soddisfare pienamente criteri per un episodio ipomaniacale, i sintomi depressivi sono insufficienti per numero, gravità, pervasività o durata per soddisfare pienamente criteri per un episodio depressivo maggiore. 

  Durante l'iniziale periodo di due anni i sintomi devono essere persistenti ( i giorni in cui sono presenti sono più frequenti di quelli in cui sono assenti) e ciascun intervallo libero da sintomi non dura più di due mesi. 
  La diagnosi di disturbo ciclotimico viene fatta solo se non sono mai soddisfatti i criteri per un episodio depressivo maggiore, maniacale o ipomaniacale.

Se un individuo con disturbo ciclotimico presenta successivamente (dopo i primi due anni) un episodio depressivo maggiore, maniacale o ipomaniacale, la diagnosi viene rispettivamente modificata in disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare I o II.